Chi siamo

Ciao a tutti! 😀

Mi chiamo Elena D’Ippolito e sono una giovane creativa.

Ogni singola creazione Tooleaf passa dalla mia mente e dalle mie mani.

Shoot3Indipendentemente dall’aspetto lavorativo, dare voce alla mia creatività è un rifugio, un faro nella tempesta del quotidiano, in questo mondo sempre più caotico dal quale mi sento spesso frastornata. Ho scoperto l’importanza dell’immaginazione fin da piccola, frequentando una scuola elementare sperimentale, improntata alla creatività. Un periodo bellissimo, che mi ha indicato la strada da seguire, e che – a dirla tutta – mi ha reso un po’ difficile rientrare in un percorso scolastico tradizionale, soprattutto una volta arrivata all’Università. È stato in quel momento che ho capito che la creatività sarebbe stato l’ingrediente portante della mia vita: curiosità, armonia, poesia, fantasia, ingegno, amore, imprevedibilità, libertà, esplorazione e novità come parole d’ordine.

Tutto nasce in squadra con mia madre Anna. Vengo da una famiglia  dove l’arte e la manualità sono pane quotidiano. Uno dei miei bisnonni, agricoltore, era il mago degli innesti. I primi passi nel mondo dei mercatini li ho mossi con mia madre e mia sorella Valentina. Ci siamo scontrate con tante difficoltà, in primis con la mentalità di chi non capiva il valore dell’artigianato. Erano gli anni Novanta e il fatto a mano era ancora lontano dall’idea di professionalità che siamo riusciti a dargli oggi. Nonostante le difficoltà, però, ci divertivamo moltissimo. È stata mia madre ad avere l’idea di proporre i gatti, da portare a una fiera country a cui dovevamo partecipare. Nasce così il nostro primo prototipo, che ha dato il La a moltissime variazioni sul tema. La particolarità dei nostri gatti ha reso indispensabile proteggerne il copyright. Dividendo lo stand con un’amica, abbiamo cominciato un tour estivo per l’Argentario con un successo inaspettato: non avremmo mai immaginato che le persone  volessero comprare ad Agosto i regali di Natale!

Mamma AnnaDurante la partecipazione alla Fiera di Roma, in particolare, abbiamo capito che dovevamo focalizzare l’attenzione su un solo prodotto e così abbiamo cominciato a concentrarci sul processo di perfezionamento dei nostri gatti. Abbiamo realizzato uno stand piramidale angolare di 4×4 metri, pieno di pezzi unici: era uno spettacolo vedere le persone giocare con i gatti, divertendosi. Molti dei nostri clienti sono architetti d’interni, sono quelli che si divertono di più con le composizioni! Quando le persone mi chiedono a cosa servono i nostri gatti, rispondo che sono “complementi di compagnia” ed è bello vedere le persone che riescono a cogliere questo aspetto, colpite non solo dall’idea, ma dal prodotto in sé.

Il successo crescente ci spingeva a pensare in grande. Purtroppo nel 2010, con la scomparsa di mia madre, il nostro progetto ha subito un brusco arresto. Essendo l’artigianato espressione dell’anima che attinge alla gioia creativa, è stato molto difficile continuare con lo stesso entusiasmo di prima. Mi sentivo come un tandem con una sola ruota. È stato solo di recente che mi sono rimessa davvero in gioco, sia con la produzione che con la partecipazione ai mercati e la vendita ai negozi. Ritrovare il calore degli affezionati mi ha dato nuova linfa. Dopo alcune fregature ricevute dai negozi che con il conto vendita fanno il buono e il cattivo tempo, individuare il contesto giusto mi ha aiutato. Mi riferisco per esempio a MercatoMonti, al quale partecipo con entusiasmo. È una cornice raffinata, ideale per rivalutare l’artigianato, perché fornisce un contesto molto professionale.

shoot4Ho poi ritrovato fiducia nei negozi grazie ad una meravigliosa collaborazione con La Chiave, lo storico negozio in Largo delle Stimmate 28 a Roma. Dallo scorso aprile abbiamo venduto circa 600 gatti, i turisti sono impazziti ed è stato un continuo avvicendarsi di gatti sempre unici diversi e colorati. Il proprietario mi ha detto che un prodotto così vincente non si vedeva da trent’anni. Ora purtroppo anche La Chiave sta chiudendo. Se ne va con tutta la sua poesia e il suo fascino. Le persone dovrebbero prendere coscienza del grande potere che hanno quando scelgono cosa acquistare e dove. Dovremmo sforzarci noi tutti di prediligere la qualità e l’unicità, perché se continuiamo a badare esclusivamente  alla convenienza otterremo solo una schiera di negozi senz’anima.
“Compra meno e scegli con cura. Preferisco la qualità alla quantità. Non mi funziona un’idea di crescita per cui perché io stia bene tu devi stare male. Abbiamo sfruttato il mondo fino all’osso e il riscaldamento globale va a braccetto con la crisi finanziaria” (cit. Vivienne Westwood , Marie Claire 17-5-2011)

Sono un vulcano di idee, molte delle quali difficili da realizzare… ma mi ha sempre affascinato il percorso che trasforma semplice energia, perché l’idea è essenzialmente energia, in qualcosa di concreto. Quando tutto questo incontra qualcuno che lo sappia amare e apprezzare, allora nasce una magia ed io mi sento profondamente felice. Il laboratorio Tooleaf nasce nel 2006 e fra i tutti i progetti “prolifera” quello dei cuscini a forma di gatto, ma presto ci saranno new entries…

Le mie creazioni sono apprezzate per la  componente artigianale, l’amore con cui sono realizzate, l’unicità di ciascun esemplare… la passione per i materiali che individuo come gattabili! I tessuti a metraggio mi annoiano. Maglioni, sciarpe e altri accessori miei e dei miei amici sono sempre a rischio! Un inverno mi sono ritrovata senza maglioni perchè continuavo a trasformarli in gatti. Le mie creazioni sono lenti attraverso cui riscoprire la meraviglia.

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Cerco di non appiattire mai il mio estro, e di mettere sempre armonia e poesia in quello che faccio. Per quanto possibile, cerco di non farmi risucchiare dalle trappole della vita moderna, di preservare una zona incontaminata nella mia anima e di coltivare la fantasia, la capacità di meravigliarmi per piccoli dettagli.

Le sfide sono moltissime. Riuscire a promuoversi in modo efficace, trovare qualcuno con un occhio particolare, che veda dritto dentro l’anima del prodotto (come accadde con Nino Borzì del prestigioso negozio Spazio Sette di Roma), darsi una disciplina, riuscire a focalizzare. Inoltre si deve gestire l’aspetto commerciale, una cosa non da poco, e anche il rapporto con il pubblico, imparando a non seguire ciò che conviene, ma rischiando, facendo qualcosa di unico e diverso, andando oltre. Oggi puoi fare qualunque oggetto in modo seriale e perfetto. Con l’avvento delle stampanti 3D anche l’artigianato vuole giocare all’industria. Questo può avere degli aspetti positivi… ma io, quando nasce un nuovo gatto, quando faccio gli ultimi ritocchi, me lo guardo e lo abbraccio, gli trasmetto amore, calore, gioia! È la stessa differenza che c’è tra i biscotti di fabbrica e quelli della nonna!